Precoci democrazia no creditocrazia! Lettera aperta a Renzi, Nannicini, Poletti

Come sempre diamo voce a chi di voce deve avere come alla categoria dei precoci che da tempo invocano una soluzione al proprio problema e per il quale ancora non si è fatto nulla, in una lettera aperta su Pensioni Blog denunciano che non c’è più democrazia ma creditocrazia, nessun termine più appropriato verso questo Governo assente sul tema previdenziale, postiamo integralmente la lettera inviata a Matteo Renzi, Giuliano Poletti e Tommaso Nannicini.

“Buongiorno Signori,
e dunque siamo arrivati al “ redde rationem”.
Di solito si dice che chi semina vento raccoglie tempesta: attenzione signori, il 19 giugno è stato solo un temporale, violento, ma un temporale: la tempesta deve ancora arrivare e si sta preparando in tutta la sua virulenza.

Inutilmente vi abbiamo avvertiti: “attenzione, i lavoratori sono stanchi di parole, di promesse fatte e non mantenute, di continui rinvii di decisioni da prendere non ieri ma l’altro ieri”; non ci avete dato ascolto ed ora cominciate a raccogliere i frutti del vostro ostinato e arrogante “ turarsi le orecchie”.

Ed è giusto che voi ora cominciate ad avere paura: non si prendono in giro i lavoratori raccontando favole su “ riprese economiche” che non si vedono, chiudendo gli occhi dinanzi alla crescente povertà che ormai ha raggiunto ben 11 milioni di persone, all’aumento delle morti sul lavoro, alla DISOCCUPAZIONE GIOVANILE che torna a crescere, al continuo e perdurante disagio sociale che attanaglia fette sempre più numerose di popolazione.

Finora avete premiato i soliti noti: le grandi famiglie, le banche, la finanza, l’imprenditoria più aggressiva e spietata, seguendo pedissequamente i dettami di una politica di austerità e rigore che “ questa Europa” ha dettato e vorrebbe continuare a dettare.

Avete sostituito il termine “ DEMOCRAZIA” con “ CREDITOCRAZIA”; avete cancellato i DIRITTI CONQUISTATI in decenni di lotte “ rottamando” tali diritti in nome di una stabilità finanziaria che vi è stata IMPOSTA dai poteri forti interni ed esterni e di cui siete succubi e facendo del “ terrorismo psicologico” la vostra arma principale ( “ l’Europa non vuole”, “ facciamo la fine della Grecia” ecc.)

A queste cose non crediamo più e ve lo abbiamo dimostrato domenica 19 giugno.

SANO TURN OVER nel mondo del lavoro, perché siamo stufi di essere considerati il Bancomat dello Stato, siamo stufi di dover pagare per errori commessi da una vecchia classe politica, siamo stufi dopo 38/40 e più anni di lavoro di sentirci ripetere che siamo troppo giovani per la pensione e troppo vecchi per un nuovo lavoro, siamo stufi di vedere i nostri figli “ pietire” un lavoro in nero o sottopagato o part-time pagato con i voucher e senza alcuna tutela contrattuale o giuridica che possa difenderli, e contemporaneamente vedere che NON UNO SOLO dei vostri privilegi viene toccato, NON UNA SOLA pensione d’oro viene messa in discussione, NON UN SOLO EURO, dei 900 miliardi di risparmi che le leggi sulla previdenza che si sono susseguite negli anni garantiscono allo Stato, avete intenzione di toccare.

L’UOMO SOLO AL COMANDO E’ UNA POSIZIONE CHE NON CI PIACE: così come non ci piacciono arroganza e presunzione e voi ne avete dimostrata tanta dell’una e dell’altra.

Vi siete girati dall’altra parte quando vi si avvertiva che la strada imboccata vi avrebbe portato ad uno scontro frontale con il mondo del lavoro sempre più precarizzato e depauperato dei propri diritti e rimanendo ben chiusi nelle vostre torri d’avorio dei palazzi del potere rimanendo così distanti anni luce dai veri problemi della gente.

Avete innalzato a LEGGI DI STATO i “ desiderata” dei potentati bancari, finanziari ed industriali PRIVATI.

Insomma avete continuato a distruggere quello STATO SOCIALE che era un vanto per questo paese con la più banale delle bugie: “ non ce lo possiamo più permettere”: E’ FALSO!!! Altrimenti come è possibile che il 25% delle famiglie più ricche sono diventate ancora più ricche detenendo il 70% della ricchezza nazionale mentre il rimanente 75% deve accontentarsi delle briciole?

Sono ormai anni che noi come LAVORATORI PRECOCI UNITI A TUTELA DEI PROPRI DIRITTI andiamo dicendo che vogliamo una seria riforma della Legge Fornero e fino ad ora ci avete risposto, nel migliore dei casi, con dei “ pannicelli caldi” del tutto inutili e che non risolvevano il problema e chiamandoci con appellativi ( “sfigati”) che, come dicevo prima, denotano tutta la vostra arroganza

Ancora pochi giorni fa avete risposto rispolverando il PRESTITO PENSIONISTICO che, come già vi abbiamo detto, riteniamo OFFENSIVO E PROVOCATORIO: CI VOLETE PRESTARE SOLDI NOSTRI GIA’ VERSATI.
E questo con la “ scusa” che non ci sono risorse.
Continuate a mentire sapendo di mentire : le RISORSE CI SONO. Quello che state provando a fare è una ulteriore operazione di salvataggio di banche ed assicurazioni.

Ed ancora una volta torniamo ad avvertirvi: NON CI PROVATE!

Noi SFIGATI ESIGIAMO una profonda revisione della legge Fornero: una revisione che permetta un

Eppure di occasioni ne avete avute: sarebbe bastato mantenere la tassa sulla prima casa per le grandi proprietà immobiliari, sarebbe bastato dare “solo” il 50% di quanto dato alle aziende in termini di sgravi contributivi, sarebbe bastato alzare le tasse sulle rendite finanziarie, sarebbe bastato non aiutare banche truffaldine e decotte, per non parlare dei soliti mantra riguardo alla corruzione, all’evasione fiscale e contributiva, all’acquisto degli F35 e via discorrendo: ma questo probabilmente avrebbe urtato la suscettibilità ( e soprattutto il portafoglio) di coloro che vi appoggiano e di conseguenza avreste corso il rischio di perdere consensi.

I CONSENSI LI AVETE PERSI COMUNQUE E PROPRIO DA PARTE DI COLORO CHE STORICAMENTE ERANO DALLA VOSTRA PARTE E CHE VOI AVETE TRADITO.

BENE, SE QUESTA E’ LA STRADA CHE ANCORA AVETE INTENZIONE DI PERCORRERE PREPARATEVI: PERCHE’ COME DETTO AD INIZIO LETTERA QUESTO E’ STATO SOLO UN TEMPORALE: LA TEMPESTA STA ARRIVANDO E, COME SANNO TUTTI, LE TEMPESTE PIU’ DEVASTANTI ARRIVANO IN AUTUNNO.

LAVORATORI PRECOCI UNITI A TUTELA DEI PROPRI DIRITTI”.

 

Fonte: PensioniBlog

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